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Il calcio è servito

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Milano 21 Settembre – Un Milan timido e troppo timoroso ha perso contro la Juventus ancora troppo più forte. La partitissima, che ha fatto registrare il tutto esaurito allo Stadio San Siro, ha visto di fronte le due squadre più titolate d’Europa e d’Italia, tanti trofei in bacheca e una rivalità sportiva rilevante. Il Milan di Inzaghi veniva da 2 vittorie in campionato e una campagna acquisti che ha visto partire e arrivare calciatori importanti, la Juventus di Allegri, che tornava a San Siro da avversario dopo 3 anni e mezzo sulla panchina Rossonera, veniva da 3 vittorie consecutive, 2 in campionato e una in Champions (che dovrebbe essere il vero obiettivo stagionale).
Un Milan con il baricentro troppo basso e con un centrocampo e l’attacco che questa volta non sono riusciti a imprimere le accelerazioni e i cambi di passo che tanto sono piaciuti nelle precedenti partite di campionato. Forse si poteva inserire prima Torres, visto che il MilanTolomeo non e’ quasi mai riuscito a tenere palla alta, dando a difesa e centrocampo il tempo di salire qualche metro e alzare il baricentro della squadra. Si poteva inserire Van Ginkel, giovane talentuoso con piedi buoni e spiccata propensione per gli inserimenti negli spazi, ma, come bene ha detto Pippo Inzaghi in Conferenza Stampa rispondendo alla mia domanda, con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Il Milan ci ha provato, ci ha messo l’impegno, la verità e’ che il Milan in questo momento non può competere a viso aperto contro una squadra come la Juventus, superiore e più squadra rispetto al Milan che e’ ancora un cantiere aperto e deve ancora inserire i tanti nuovi acquisti. Tanto deve ancora lavorare Pippo Inzaghi per riportare il Milan ai livelli passati. Ha fame Pippo, lo ha dimostrato a fine gara, non può certo una sconfitta farlo desistere o mandare a monte tutto il lavoro svolto finora e i progetti stilati con la Società, non e’ il tipo, lavorerà con più intensità di prima e sa bene che adesso il Milan nelle prossime tre partite, Empoli, Cesena e Chievo, ha la possibilità di rifarsi e di dare ossigeno a una squadra in costruzione e che ha bisogno di tempo e di sicurezza per ritornare si vecchi fasti. Il lavoro e’ arduo, se qualcuno credeva che dopo le due vittorie in campionato il Milan le vincesse tutte e stracciasse il campionato, beh ha sbagliato e alla grande. Il Milan deve sudare e lavorare, ogni partita sarà una battaglia e se non demorde e la squadra rimane compatta dopo questa sconfitta e segue Pippo Inzaghi, il Milan tornerà presto a lottare per lo Scudetto. Adesso deve giocare partita per partita e cercare di ottenere il massimo crescendo e migliorando il gioco, poi alla fine si tireranno le somme. Sono sicuro che questo Campionato vedrà il Milan protagonista, per ora dico che e’ tra il terzo e il quinto posto, ma chissà’, se saprà soffrire e lavorare con intensità si vedrà, in questo girone di andata deve fare più punti possibili poi nel girone di ritorno si vedrà che obiettivi perseguire. Un altro Milan allenato da Zaccheroni dopo una sconfitta a Parma per 4-0 sembrava tagliato fuori dai giochi per la vittoria finale, invece da lì in poi costruì la vittoria di un incredibile Scudetto. Chissà, so solo che questo Milan piace anche dopo una cocente e meritata sconfitta. “Ad Maiora Milan” non mollare, rialzati più affamato di prima.
Gaetano Tolomeo

 


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